Ho comprato per l’occasione degli splendidi fake UGG per euro 15 in via Paolo Sarpi, ho tirato fuori le uniche due maglie termiche in mio possesso e pronti via, è venerdì sera e tre tarantine partono per la Val D’Aosta.
Diluvio universale e traffico ma giungiamo in poco più di due ore e mezza a Morgex nel b&b di Diego e Carla.
La Maison de Lise (Lise era la mamma di Carla) è proprio un bel posticino: ristrutturato da circa un anno, le camere sono spaziose, pulite, calorose. La musica è presente in ogni angolo della struttura, le finestre ampie, il panorama bellissimo. A colazione biscotti fatti a mano, yogurt intero e cereali con mirtilli, brioches e persino la trota di Morgex affumicata.
Morgex è un piccolo paesino di montagna che mette serenità.
Di sera “senti” il silenzio. E già questo mi basta per affezionarmi a questo posto sulla Dora Baltea.
E poi c’è lui, un gatto di neanche un anno che mi fa una simpatia assurda. E io che da sempre sono gattofobica mi lascio un po’ andare e avvicino il polpettino peloso.
Sabato mattina sveglia all’alba. Alle 8 siamo davanti alle Terme di Pré-Saint Didier, gentilmente offerte dai Punti Esselunga di Maddalena.
Le prime due ore sono godimento allo stato puro: in ammollo in acque bollenti con la neve intorno.
Saune, savonage, fanghi.
E’ tutto rilassante e inizio finalmente a sentirmi senza pensieri.
Verso le 12 però attenzione: arrivano gli Unni. Orde di coppiette e ragazzi più o meno giovani della tipologia Groupon prendono possesso delle vasche. Ci mancano solo i tuffi a bomba. Il percorso Kneipp diventa momento ludico per gridare tutti insieme. L’enfer.
Ma noi abbiamo già abbondantemente dato. Facciamo l’ultimo ammollo in vasca esterna e via, come dei budini rammolliti verso Courmayeur.
Ecco, mentre vi consiglio una giornata alle terme, vi sconsiglio caldamene di andare a Courmayeur se cercate un tipico paesino di montagna.
E’ Corso Como 2. Cani col Moncler, uomini con orologi grandi quanto un DVD, donne con total look Emilio Pucci.
Non c’è nulla di caratteristico, nulla di affascinante, nulla fa calore. Neanche l’aria sa di montagna.
Insomma, davvero una delusione.
Quindi dopo un rapido giretto si torna nella amata Morgex. Vorremmo mangiare al Cafè Quinson ma ahimé Agostino Buillas ha solo 20 posti e quindi ripieghiamo su un posto più casereccio.
Polenta valdostana fino a svenire. Alle 21.30 siamo a nanna.
La domenica ci sveglia con il cielo più azzurro di sempre.
Corriamo a Dolonne a prendere l’ovovia. Ovviamente mica per andare a sciare.
“Scuuuusi, alla mia amica non funziona il biglieeetto! E’ rimasta bloccaaaata” esclamo.
“E di dove sei tu bloccaaaaata?”
” Di Taranto”
” Naaaa, io di Lecce sono! Qua pugliesi siamo, passa, passa”
Adoro.
10.30 del mattino siamo al rifugio con il panino al salame, il brulè di mele e la sdraio.
Prendiamo il sole e guardiamo nanetti sciare. Vediamo anche molte botulin Milf con tanto di caschetti di Gucci.
Da vomito.
Ma la giornata è troppo bella per farci inaridire dall’utenza media e sprofondiamo in un relax godereccio fino ad ora di pranzo.
E mica vuoi saltare un pasto?
Si torna a Milano, ripiene di fontina, con la pelle liscia e le guance un po’ arrossate.
Che poi con le mie amiche potrei essere in qualunque parte del mondo e sarei al settimo Cielo comunque.
Sei mitica, ma questo già lo sai, io vivo ad Aosta, sono venuta in questo paradiso dopo anni di vita di Milano, hai descritto perfettamente Courmayeur disegnando egregiamente la sua realtà, sembrava di essere seduta con voi tre a mangiare e bere prendendo tanto sole 🙂
Un abbraccio.
Mary