Caro Ludovico,
io di musica non ci capisco una cippa.
E quindi i miei giudizi non possono essere molto distanti da bello/brutto.
Ecco, per me ieri sera Le Piano Africain è stato BELLISSIMO.
Sarà che io amo Parco Sempione.
Sarà che c’era un’aria piena di polline e di magia.
Sarà che io non sapevo manco dell’esistenza di marimba e balafon.
Sarà che quel palco era una figata.
(ho volutamente preso anche la signora che oggi farà le iniezioni di Muscoril dopo aver passato TUTTO il concerto col tablet in mano)
Sarà che non si vedeva così tanta gente dai tempi del Festivalbar con Amadeus.
Sarà che c’erano bambini assonnati avvolti tra le coperte, signore anziane stese per terra ed altre che si erano portate la sedia da casa.
E c’erano baci, baci, tanti baci.
E per fortuna c’erano pure un sacco di ragazzi. Anche giovanissimi.
Che grazie al cielo hanno capito che non esiste solo il Rocket.
Occhi sognanti, carezze, birrette, piedi nudi, piedi che si muovevano a ritmo.
Sarà che più diventava buio (e tu, da vero professionista, il tramonto l’avevi costruito alla perfezione ieri) e più gli alberi sognavano con noi.
Sarà tutto questo ma io ad un certo punto ho chiuso gli occhi.
E ti dico cosa ho visto.
Ho visto una femmina mangiare il polpo a morsi (si lo so che fa un po’ spot D&G 1997 al contrario).
Ho visto la Vucciria.
Ho visto i piedi nudi.
Ho visto una grotta silenziosa piena di stalattiti e stalagmiti, tipo le Grotte di Castellana che ho visto in qualche gita 20 anni fa. E il ticchettio delle gocce.
Ho visto tantissime danze.
E delle corse.
Una corsa in macchina di una donna che sta per partorire.
E una corsa di una donna che deve andà a piglia’ quel treno per raggiungere quel diamine di uomo. Perché ha capito che è lui.
Ho visto uomini arrampicarsi.
E ho visto pure due che facevano l’amore tutti sudati un pomeriggio d’estate in campagna.
Che io c’ho la fissa dell’ammmore.
Ti giuro che non mi faccio neanche le canne.
Ma io ho fatto questi viaggi.
E ti devo dire la verità, e non ci restare male eh, all’Africa nun c’ho pensato se non per i colori di un tramonto che è arrivato all’improvviso nella testa.
Pero’ ho visto un incredibile inno alla gioia e una bolla incantata di forza, energia e positività ha riempito i cieli e i cuori.
O almeno, il mio di sicuro.
Grazie Ludovico, Grazie Piano City.
Uao, meraviglioso. Sono capitata qui per caso, ma ti da ora seguo, sei un polveriera di iniziative interessanti 😀
Grazie mille!
-.-’ nell’esaltazione mi s’è invertita la frase hihihi 😀
Che belli i tuoi sogni ad occhi aperti mentre la musica gira e ti investe.
Ho sentito una strana pace questa volta ( nei tuoi scritti ti percepisco sempre così irrequieta), capace di mutare da giorno a sera. Passando da un tramonto eterno, lunga soglia per gli occhi che guardano il cielo.
Ho sentito i tuoi colori, quella donna verso il treno, i piedi scalzi, gli alberi scalati.
Ascolto love calls di Kem ed è prepotente quel crepuscolo che non ho visto ma, grazie a te, vedo.
Grazie.
E perché non c’eri tu?
Non lo so. Però mi sono perso nel loop di love calls che spinge in giro le tue immagini.
Che brava che sei! Non c’ero ma avrei voluto esserci!
me lo sono perso, mannaggia a me!, ma anche oggi milano era così, meravigliosa.
le foto e le descrizioni sono bellissime
Concordo pienamente com Claire, ti ho scoperta seguendo la indicazione di un amico a un tuo post e sono rimasto affascinato con il tuoi testi. Complimenti.
Grazie Danilo! Buona settimana! ♡
Incantato!