La verità è che il più grande filosofo, antropologo e psicologo di coppia degli anni 2000 resta Tiziano Ferro.
L’amore è una cosa semplice, dice.
E io da quando ho ascoltato quella canzone così trucida e struggente credo che non ci sia niente di più vero.
Nell’amore non c’è fatica, non c’è rincorsa, non c’è elemosina.
Non c’è paura.
Si, ci sono le incomprensioni, ci sono le prove, le salite, le ansie.
Ma se io sento il cuore esplodere nel petto, corro sotto casa tua alle 18.30 dopo l’ufficio nel bestemmiando nel traffico solo per portarti un ovetto Kinder.
Se davvero sono io quella che vuoi, trovi il tempo per venire a darmi un bacio nel portone anche se sei in piena audit aziendale e rischi praticamente la reclusione.
Se è amore, tutto è possibile.
E non mi venite a dire che “no ma io sono più freddo”, “io non le faccio certe cose”, “io sono un uomo razionale” perché l’amore ci fa “studichire” tutti quanti.
E lo vedi, quello che è stato con la tua amica 17 anni nel piattume letale che la portava al massimo al Lago di Garda nel week end, conosce la smandrappa di turno e tutto ad un tratto Cuba non è mai stata così vicina.
Da un momento all’altro mi diventano tutti motociclisti, surfisti, poeti, brillantoni, sommelier.
Perché sono innamorati!
L’amore ci rende belli, migliori, solari.
Se stasera l’uomo che ho miseramente implorato di venire sotto casa mia giace nel suo letto, bè, non mi ama. Semplice.
E quindi, è inutile che io stia qui a struggermi, che se non mi ama di certo piangendo non incomincerà a farlo.
Tiziano ha ragione, l’amore è una cosa semplice.
Se è complicato, è una porcheria.